Cantante dal forte temperamento, Petra Magoni, sostenuta dall’Arkè String Quartet, presenta in prima assoluta il nuovo progetto “Subversion”, spettacolo di musica e arte varia: un concerto teatrale che sfrutta letteratura, immagini e luci per andare oltre le visioni del mondo preconfezionate. Dall’Illuminismo alle Avanguardie, dalla Beat Generation ai giorni nostri, rivivono le musiche e i testi che hanno sovvertito gli schemi del nostro pensiero. Si ascolteranno musiche di Kurt Weill, Eric Satie, John Cage, Patti Smith, Frank Zappa, Wolfgang Amadeus Mozart, The Beatles, Edith Piaf, Bob Dylan, Amy Winehouse, Rettore…
Petra Magoni, nata a Pisa nel 1972, ha avuto una formazione vocale e poi esperienze musicali assai eterogenee. Gli studi classici al Conservatorio di Livorno e all’Istituto Pontificio di Musica Sacra di Milano, e poi il perfezionamento in musica antica con Alan Curtis, l’hanno portata a esordire nel mondo della musica antica e operistica.
Contemporaneamente si affaccia sulla scena rock, partecipa due volte al festival di Sanremo (1996 e 1997), si fa ascoltare in numerose trasmissioni televisive (Tappeto volante, Aria fresca, In famiglia, Due come noi, Su le mani…), partecipa a una tournée teatrale e al film Bagnomaria di Giorgio Panariello, col quale scrive e incide anche una canzone.
Il suo eclettismo è quindi evidente sin dagli esordi e risalta anche nella varietà di approfondimenti della tecnica vocale: con Bobby McFerrin, Sheila Jordan, Tran Quan Hay, i King’s Singers.
Sotto pseudonimo (Artepal) si affaccia anche nel mondo della dance, mentre a proprio nome pubblica gli album Petra Magoni (1996) e Mulini a vento (1997). Torna agli pseudonimi per un altro disco dedicato alle canzoni scritte in inglese da Lucio Battisti (si firma Sweet Anima) e per una produzione elettro-pop con Giampaolo Antoni del 2004.
Il 2004 è anche l’anno di uscita dell’album Musica Nuda in duo con il contrabbassista Ferruccio Spinetti, che segna una svolta nella sua carriera e la cui scia artistica è giunta sino ai nostri giorni. Il disco ottiene un buon successo di vendite in Italia e un’accoglienza ottima all’estero, addirittura strepitosa in Francia. Da allora l’attività del duo, divenuto un vero e proprio marchio di fabbrica, è stata incessante, tra tournée e dischi che ne hanno costantemente consolidata la fama internazionale.
In ambito jazzistico sono state di particolare rilievo le sue collaborazioni con Stefano Bollani, Antonello Salis e Ares Tavolazzi.
L’Arkè String Quartet, fondato nel 1996, conferisce una nuova identità sonora al format del quartetto d’archi. L’ensemble di estrazione classica si apre agli stimoli del jazz, la musica d’avanguardia, la world music, il pop e la musica elettronica. Il gruppo sviluppa progetti propri oltre a collaborare con artisti di fama come Josè Cura, Trilok Gurtu, Antonella Ruggiero, Stefano Bollani, Enrico Pieranunzi, Rita Marcotulli, Samuele Bersani, Tullio De Piscopo, Moni Ovadia…