Giunto alla sua undicesima edizione, “Pazzi di Jazz” conserva il suo format originario, mentre il cast artistico è andato man mano rinnovandosi nel corso del tempo. A coronamento di un percorso didattico e formativo che coinvolge numerose scuole ravennati, quattro celebri artisti (Tommaso Vittorini, Mauro Ottolini, Alien Dee e Mauro Negri) saliranno sul palcoscenico assieme all’orchestra e al coro di giovanissimi dei quali hanno curato la preparazione, infondendo in loro la passione per il lavoro di squadra oltre che per la musica.
Animatore di Pazzi di Jazz sin dalle sue origini, Tommaso Vittorini, noto compositore e direttore d’orchestra, salirà sul podio del concerto. A lui si devono anche gli arrangiamenti originali eseguiti nel corso della serata. Legato a Pazzi di Jazz sin dalla seconda edizione è anche il giovane e pluripremiato rapper-beatboxer Alien Dee. Acquisto più recente ma ormai familiare agli studenti ravennati è l’esuberante trombonista Mauro Ottolini. Un altro solista di riferimento del jazz nazionale è il sassofonista Mauro Negri, il più fresco arrivo nella squadra di “Pazzi di Jazz”.
Al fianco di questi affermati professionisti di fama internazionale, sotto la direzione di Vittorini, si esibirà uno stuolo di giovanissimi musicisti: l’Orchestra dei Giovani e della scuola media Don Minzoni guidata da Franco Emaldi, il Coro Swing Kids & Teen Voices guidato da Catia Gori e formato dagli alunni delle scuole primarie Mordani e Pascoli e dagli studenti di vari istituti superiori.
Le canzoni di Harry Belafonte saranno al centro dei laboratori didattici e poi anche del concerto finale all’Alighieri. Nato a New York nel 1927 (con origini giamaicane), Belafonte è noto come il “re del calypso” per l’enorme popolarità che grazie a lui la musica caraibica raggiunse negli Stati Uniti negli anni Cinquanta. Belafonte è stato non solo cantante di enorme successo ma anche attore sotto la guida di importanti registi (Otto Preminger, Robert Rossen, Robert Wise, Sidney Poitier, Robert Altman, Spike Lee…). Ma soprattutto è stato uno degli artisti più impegnati nelle cause legate ai diritti umani e in particolare ai diritti dei neri americani (ha partecipato anche al supergruppo USA for Africa, che nel 1985 incise We Are the World sotto l’egida produttiva di Quincy Jones per sostenere la popolazione dell’Etiopia). Banana Boat Song (un brano tradizionale giamaicano) è stato il suo primo grande hit, incluso nell’album Calypso (1956): da allora la sua carriera discografica è continuata con inarrestabile successo per tutti gli anni Sessanta e Settanta. È scomparso nel 2023 all’età di 96 anni.
Nel corso degli anni, l’unicità di un’esperienza formativa come Pazzi di Jazz è stata riconosciuta dalle più importanti istituzioni nazionali, che l’hanno premiata con la medaglia del Presidente della Repubblica, il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna/MIUR.