Nata a Stoccarda nel 1985, Olivia Trummer inizia la formazione pianistica classica sin da bambina. Si appassiona poi all’improvvisazione e continua i suoi studi alla Manhattan School of Music. È quindi a New York che completa la sua formazione ‘sul campo’, prima di rientrare in Germania. Sul suo terzo album (Nobody Knows, 2010) la Trummer si presenta per la prima volta anche come cantante, ruolo che da allora è diventato fondamentale nella creazione dei suoi progetti. Tra le sue collaborazioni spiccano i nomi di Kurt Rosenwinkel, Matt Penman, Obed Calvaire, Jimmy Cobb, Bobby McFerrin, Mario Biondi, Fabrizio Bosso… Nel corso degli ultimi due decenni Nicola Angelucci si è imposto come batterista di primissimo piano del jazz italiano. Attivo anche come leader (con tre dischi a suo nome), in virtù del suo strumento è però soprattutto visibile in qualità di sideman, nei contesti più prestigiosi. Dal 2013 è membro del quartetto di Fabrizio Bosso; collabora stabilmente con Bebo Ferra, Rosario Bonaccorso, Olivia Trummer, Dado Moroni, Max Ionata, Paolo Recchia. È stato per sette anni un punto di riferimento per Benny Golson e lo si è ascoltato anche al servizio di Wynton Marsalis, Dee Dee Bridgewater, Mike Stern, Steve Grossman, Sonny Fortune, Jeremy Pelt, Eddie Gomez, Jerry Bergonzi, Aaron Goldberg, Larry Grenadier, Peter Bernstein, David Kikoski, John Hicks, Joey DeFrancesco… Innumerevoli anche le collaborazioni sulla scena italiana: Enrico Pieranunzi, Paolo Fresu, Enrico Rava, Francesco Cafiso, Rosario Giuliani, Mario Biondi, Rita Marcotulli, Gabriele Mirabassi, Gegè Telesforo, Javier Girotto… Il primo incontro tra questi due musicisti avvenne nel 2016 al Val di Fassa Panorama Music: Angelucci faceva parte della ritmica che accompagnava la Trummer per il suo esordio dal vivo in Italia. Da allora la loro collaborazione non si è mai interrotta, passando per vari organici (tra i quali un trio completato da Rosario Bonaccorso). Il duo è il frutto di anni di affinamento del loro dialogo musicale: nel 2023 uscirà anche il primo disco di questo format, il cui repertorio affianca composizioni originali a standard del repertorio jazzistico ed extrajazzistico.