Sarà un live in crescendo: si inizierà con un piano solo di Greg Burk, al quale seguirà un duo con Cristiano Arcelli e Stefano Senni. I musicisti si riuniranno poi tutti assieme per un finale in trio.
Greg Burk, originario di Detroit, ha studiato con George Russell, Danilo Pérez e Paul Bley. Dopo aver insegnato al Berklee College of Music di Boston e alla New York University, si è stabilito in Italia, continuando anche qui l’attività didattica (New York University di Firenze) oltre a quella concertistica. Fautore di un modernismo senza eccessi radicali, Burk ha collaborato con personalità del livello di Kenny Wheeler, Benny Golson, Sam Rivers, David Murray, Jerry Bergonzi, James Carter, Frank Lacy, Dave Liebman, Curtis Fuller, Steve Swallow, Roberto Gatto.
Oltre che come solista, con diversi dischi a proprio nome (su etichette Auand, Radar-Egea, Wide Sound), Cristiano Arcelli (Perugia, 1976) è particolarmente attivo anche come autore e arrangiatore. Ha composto musica per l’Italian Jazz Orchestra, l’Orchestra Bruno Maderna e la Bangkok Symphony Orchestra, mentre ha fornito arrangiamenti di squisita fattura a Paolo Damiani e Cristina Zavalloni. Ha suonato e registrato con Enrico Rava, Danilo Rea, Gabriele Mirabassi, Joe Chambers, Paul McCandless, Cyro Baptista… Nella sua attività più recente spiccano il progetto “Almost Romantic” e il trio Solaris, con la loro musica fresca, sensuale ma anche ironica.
Nato nel 1972, all’età di vent’anni Stefano Senni abbandona il basso elettrico in favore del contrabbasso e del jazz. Si considera un autodidatta pur essendosi diplomato ai Civici corsi di jazz di Milano. La sua è una presenza assidua e affidabile sulla scena italiana e anche come sostegno ritmico al fianco dei più importanti musicisti internazionali. Per citarne dieci un po’ a caso (ma l’elenco sarebbe lunghissimo): Enrico Rava, Stefano Bollani, Art Farmer, Benny Golson, Cedar Walton, Lee Konitz, Randy Brecker, Tom Harrell, Richard Galliano, John Abercrombie…
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