Paolo Fresu la definisce “musica mélangé” ma, in realtà, solo di jazz si tratta, sia pure spinto in avanti, sia pure meticciato con altri linguaggi, carico di una straordinaria energia dinamica e colmo di invenzioni. In questo duo con il chitarrista Bebo Ferra, Fresu gioca sui dialoghi, punta la tromba, o il flicorno, verso il suo partner e intreccia un fitto tessuto di domande e risposte. Suonano temi originali ma anche vecchie canzoni che assumono nel suono del flicorno un intenso lirismo, anche se la melodia si avvicina raramente all’originale. Fresu manifesta una invenzione continua: qualunque sia il tema che esegue, lo fa sempre come fosse musica sua, intrisa di una tenera felicità, sia abbandonandosi a un lirismo quieto, sia gettandosi a scapicollo sui ritmi più dinamici.
La principale vetrina che ha messo in luce le doti chitarristiche di Bebo Ferra è proprio la collaborazione con Fresu, in questo duo e, soprattutto, nel Devil Quartet, formazione nella quale il chitarrista sardo milita da tantissimi anni. Ma il sound elettrificato, la cantabilità melodica e la passione per le strutture ritmiche complesse di questo solista emergono chiaramente anche nei suoi progetti da leader.
Nato a Cagliari nel 1962, Ferra si esibisce professionalmente dal 1979. I suoi primi importanti passi, a Milano, sono con Gianni Coscia e la seconda edizione degli Area diretta da Giulio Capiozzo. Negli anni Novanta consolida i rapporti con Paolo Fresu (col gruppo Internòs) ed entra nell’orbita di Mauro Negri, Michael Rosen, Gianni Cazzola. In anni più recenti sono arrivate le collaborazioni con Javier Girotto, Paolino Dalla Porta, Rosario Bonaccorso e Fabrizio Sferra, Enrico Pieranunzi, Raffaello Pareti, Antonello Salis.